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Blocca Grassi (Fat Binders) | Cosa Sono? Funzionano?

Blocca Grassi (Fat Binders) | Cosa Sono? Funzionano?
Alice Pearson
Scrittore ed esperto3 anni In
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Dallo scrittore Myprotein Chris Tack, Fisioterpista Clinico.

Blocca Grassi

Benvenuti nel 2020. Sono certo che ci sono un paio di persone che mirano a ridurre un po’ di quel peso in eccesso accumulato durante i mesi passati.

Naturalmente, nessun programma di perdita di peso avrà effetto se l’alimentazione e l’attività fisica non sono al centro dei tuoi pensieri; tuttavia, se ti impegni e fai qualche sacrificio per questo programma, ti piacerà scoprire di poter ricevere un po’ di aiuto in questo percorso di perdita di peso.

I blocca grassi sono una maniera nuova e interessante di supportare la tua lotta contro il grasso e questo articolo ti fornirà una recensione della loro efficacia nell’incrementare la perdita di grasso.11332921

Cosa sono i blocca grassi?

Per prima cosa, è importante chiarire che i blocca grassi NON SONO i brucia grassi.

I brucia grassi vengono usati per bruciare il grasso assorbito e immagazzinato dal corpo.

I blocca grassi, invece, lavorano esclusivamente FUORI dal corpo (più o meno). Vedi, il tratto digestivo che va dalla bocca a, ecco, l’ano (scusate) è considerato esterno al corpo.

I nutrienti provenienti dal cibo vengono assorbiti lungo questo tratto e trasferiti al nostro corpo per essere utilizzati dove richiesto. I blocca grassi, in sostanza, puntano a prevenire l’assorbimento dei grassi che, quindi, non vengono immagazzinati!

È un processo simile a quello delle fibre che supportano l’escrezione dal sistema digerente dei prodotti di scarto. È proprio grazie a questo mancato assorbimento all’interno del corpo che i blocca grassi vengono considerati un “dispositivo medico” piuttosto che un “integratore”.

Come funzionano?

Il più importante “ingrediente” attivo nei blocca grassi è il polisaccaride chitosano (1). Questa molecola di carboidrato, costituita da un’unità acetilata e una deacetilata di D-glucosammina, viene realizzato a partire da un derivato del glucosio naturalmente presente in natura (chiamato chitina), che viene poi trattato con alcalina.

Curiosamente, la chitina di per sé deriva dall’esoscheletro di crostacei e insetti (come il guscio di granchi e gamberi) e contiene un abbondante quantitativo di cellulosa quasi uguale (che costruisce le pareti cellulari delle piante) (1).

Tuttavia, l’uso commerciale della chitina non si ferma ai blocca grassi e questa sostanza è stata usata per curare ferite creando una pelle artificiale, come fungicida nei cosmetici e persino per fabbricare lenti a contatto (1).

Il chitosano supporta l'immagazzinamento del grasso grazie alla sua abilità di attaccarsi al grasso all'interno dello stomaco prima della digestione.

Quando viene consumato, il chitosano si scioglie negli acidi dello stomaco e, come un composto alcalino, assume forma gelatinosa (2). Questa tipologia di fibra è diversa dalle altre tipologie consumabili grazie alla sua carica ionica positiva, che le consente di legarsi a grassi e lipidi costituiti di ioni negativi (4-6).

Le elevate proprietà emulsionanti del chitosano (3) si attaccheranno quindi alle goccioline di grasso contenute negli organi, con le superfici grasse che fungono da tensioattivi. Questa massa di grasso e chitosano si trasferirà così dallo stomaco all'intestino.

A questo punto, il chitosano convertirà i depositi di grasso insolubile in una forma che gli enzimi digestivi non potranno spezzare ulteriormente. Sostanzialmente, i blocca grassi intrappoleranno i grassi e ne eviteranno l'assorbimento, favorendo l'espulsione di queste molecole dal corpo (2).

Benefici della chitina

Fantastico come suona in teoria, la questione è se funziona o no!

Le prime prove sono state ottenute su soggetti animali, con esperimenti nei quali ai ratti veniva somministrata una dieta ad alto contenuto di grassi e poi veniva analizzata la digeribilità dei grassi consumati.

Uno di questi studi (7) ha preso in considerazione un gruppo di ratti sottoposti a una dieta ad alto contenuto di grassi, integrata con svariate tipologie di fibre dietetiche.

Dopo un periodo di dieta di due settimane, le feci degli animali sono state raccolte e analizzate e, delle 23 tipologie di fibre dietetiche consumate, il chitosano ha riportato un livello di escrezione dei grassi sensibilmente più elevato e i risultati hanno indicato che la digeribilità dei grassi era diminuita del 50% rispetto al controllo.

In altre parole, il 50% dei grassi consumati avevano lasciato il corpo senza venire assorbiti.

Naturalmente, questi benefici sui soggetti animali vanno testati ulteriormente per valutarne l'applicabilità al consumo da parte degli esseri umani. Sfortunatamente, sono state trovate alcune prove che mostrano che, in esperimenti svolti su uomini e donne, il chitosano ha riportato effetti clinicamente insignificanti o trascurabili sull'assorbimento dei grassi (8-9).

Ricerche più recenti hanno però contraddetto queste affermazioni. Uno di questi studi era un esperimento randomizzato, in doppio-cieco, controllato con placebo (10).

Questo studio ha preso in considerazione un gruppo di 134 adulti in sovrappeso e somministrato loro compresse di chitosano da 500 mg, sei volte al giorno. Al termine dello studio, sono stati misurati la perdita di peso corporeo, la massa grassa, la percentuale di grasso e l'indice di composizione corporea.

In confronto al placebo, il consumo di chitosano ha evidenziato una perdita di peso di 2,8 libbre (1,27 kg), di cui 2,6 libbre (1,18 kg) erano di massa grassa!

Ciò indicherebbe una perdita di grasso superiore del 78% nel gruppo chitosano. In aggiunta, questo gruppo ha mostrato una ridotta percentuale di grasso corporeo e dei miglioramenti maggiori nell'indice di composizione del grasso corporeo.

Non solo chitosano

Naturalmente, i blocca grassi sono costituiti da altre sostanze oltre al chitosano e le prove suggeriscono anche un consumo di queste compresse insieme ad altri composti benefici.

Un altro studio di 6 settimane svolto su adulti obesi ha utilizzato un esperimento randomizzato, in doppio-cieco, controllato con placebo per analizzare l'effetto del chitosano assunto insieme ad altri integratori per la perdita di peso (cioè glucomannano, vitamina C e fieno greco) (11).

I ricercatori hanno scoperto che la combinazione di questi composti ha come risultato una perdita di peso e grasso corporeo statisticamente significativa negli adulti, senza una modifica delle calorie consumate. Laddove il gruppo placebo non ha perso peso (0 kg), il gruppo integratore ha perso 2,3 kg e laddove il gruppo placebo ha preso 0,2 kg di grasso, il gruppo integratore ha perso 2 kg di grasso.

Ciò dimostra che, nonostante alcuni studi indichino pochi effetti sull'assorbimento dei grassi, il chitosano ha un effetto preciso sulla perdita di grasso sia da solo, sia in combinazione con altri composti.

Quali sono i benefici della chitina sul colesterolo alto?

Altri studi dimostrano che il beneficio dei blocca grassi non si limita esclusivamente alla perdita di peso.

Un interessante studio, pubblicato sul Journal of the American College of Nutrition (12), ha misurato il contenuto lipidico sia nel sangue, sia nelle feci, in seguito al consumo di chitosano.

I ricercatori hanno scoperto che i livelli di colesterolo e di lipoproteina ad alta densità del siero (del sangue) erano significativamente diminuiti e che, nonostante il contenuto di grassi nelle feci fosse rimasto invariato, hanno ipotizzato che fosse dovuto a un cambiamento nell’escrezione degli steroidi neutrali.

Ciò indicherebbe un effetto anticolesterolemico dell’utilizzo dei blocca grassi e dei benefici positivi per la salute cardiovascolare.

Un altro studio (13) ha preso in considerazione 84 soggetti con colesterolo da lieve a moderatamente alto e ha somministrato loro 1,2 g al giorno di chitosano o placebo.

I risultati hanno indicato una riduzione significativa del colesterolo totale rispetto al placebo e, in un sottogruppo di individui più anziani (dai 60 anni in su), ha mostrato un’ulteriore riduzione del colesterolo lipoproteico totale e a bassa densità. Ciò, nuovamente, mostrerebbe i benefici aggiunti che i blocca grassi hanno sulla salute nel miglioramento del colesterolo.

Conclusione

Se ti stai davvero impegnando nel tuo regime di attività fisica dell’anno nuovo e ti stai sacrificando eliminando i dolci dalla dieta, allora ti meriti un piccolo aiuto.

I blocca grassi hanno dato prova dei loro ottimi benefici sul miglioramento dell’assorbimento dei grassi e, in quanto tale, dell’immagazzinamento del grasso, oltre ad aggiungere qualcosa alla salute cardiovascolare.

  1. Kumar, M. N. R. (2000). A review of chitin and chitosan applications. Reactive and functional polymers, 46(1), 1-27.
  2. Kanauchi, O., Deuchi, K., Imasato, Y., Shizukuishi, M., & Kobayashi, E. (1995). Mechanism for the inhibition of fat digestion by chitosan and for the synergistic effect of ascorbate. Bioscience, biotechnology, and biochemistry, 59(5), 786-790.
  3. Knorr, D. (1982). Functional properties of chitin and chitosan. Journal of Food Science, 47(2), 593-595.
  4. Wadstein, J., Thom, E., Heldman, E., Gudmundsson, S., & Lilja, B. (2000). Biopolymer L112: a chitosan with fat binding properties and potential as a weight reducing agent. Chitosan per os: from Dietary Supplement to Drug Carrier,” Grottammare, Italy: Atec, 65-76.
  5. Muzzarelli, R. A. A. (1998). Management of hypercholesterolemia and overweight by oral administration of chitosans. New Biomedical Materials—Applied and Basic. POI Press, London, 1998.
  6. Muzzarelli, R. A. (1998). Clinical and biochemical evaluation of chitosan for hypercholesterolemia and overweight control. Exs, 87, 293-304.
  7. Deuchi, K., Kanauchi, O., Imasato, Y., & Kobayashi, E. (1994). Decreasing effect of chitosan on the apparent fat digestibility by rats fed on a high-fat diet.Bioscience, biotechnology, and biochemistry, 58(9), 1613-1616.
  8. Gades, M. D., & Stern, J. S. (2003). Chitosan supplementation and fecal fat excretion in men. Obesity research, 11(5), 683-688.
  9. Gades, M. D., & Stern, J. S. (2005). Chitosan supplementation and fat absorption in men and women. Journal of the American Dietetic Association, 105(1), 72-77.
  10. Kaats, G. R., Michalek, J. E., & Preuss, H. G. (2006). Evaluating efficacy of a chitosan product using a double-blinded, placebo-controlled protocol. Journal of the American College of Nutrition, 25(5), 389-394.
  11. Woodgate, D. E., & Conquer, J. A. (2003). Effects of a stimulant-free dietary supplement on body weight and fat loss in obese adults: a six-week exploratory study. Current Therapeutic Research, 64(4), 248-262.
  12. Gallaher, D. D., Gallaher, C. M., Mahrt, G. J., Carr, T. P., Hollingshead, C. H., Hesslink Jr, R., & Wise, J. (2002). A glucomannan and chitosan fiber supplement decreases plasma cholesterol and increases cholesterol excretion in overweight normocholesterolemic humans. Journal of the American College of Nutrition, 21(5), 428-433.
  13. Bokura, H., & Kobayashi, S. (2003). Chitosan decreases total cholesterol in women: a randomized, double-blind, placebo-controlled trial. European journal of clinical nutrition, 57(5), 721-725.[/su_spoiler]
Alice Pearson
Scrittore ed esperto
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Alice Pearson è un nutrizionista registrata presso il UKVRN e consulente accreditata anti-doping nel Regno Unito. Ha conseguito una laurea in Scienze dell'alimentazione e un Master in Scienze dell'alimentazione sportiva. Ha un interesse specialistico nell'uso di integratori sportivi per migliorare la salute, la forma fisica e la prestazione sportiva. Alice ha esperienza di lavoro con atleti dilettanti e d'élite. Fornisce una consulenza nutrizionale al Tranmere Rovers FC e al Newcastle Falcons Rugby Club. La sua guida nutrizionale è sempre supportata da una ricerca basata sull'evidenza, che mantiene aggiornata sviluppo professionale e un apprendimento indipendente. Nel suo tempo libero, Alice ama viaggiare, andare in palestra e leggere libri. Scopri di più sulla storia di Alice qui.

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