Con una media di 37 ore settimanali di lavoro, 1 lavoratore italiano su 2 (56%) ha difficoltà a trovare un giusto equilibrio tra lavoro e vita privata per mantenere buoni livelli di salute e di forma fisica - rivela il nostro studio. Per molti dipendenti italiani è difficile trovare il tempo per svolgere una sessione di allenamento veloce, e per questo motivo il 60% dei dipendenti ritiene che le aziende dovrebbero fornire un supporto per la salute e la forma fisica.
I vantaggi per la salute più richiesti
Abbiamo chiesto ai dipendenti quali sono i benefici per la salute e il fitness offerti dal loro datore di lavoro e quali vorrebbero venissero offerti. I risultati sono stati incredibili!Nel grafico sottostante si può notare che l'iscrizione scontata o gratuita ad una palestra è il secondo vantaggio più richiesto in relazione alla salute e il fitness (55%), ma solo il 10% dei datori di lavoro attualmente lo offre.Il 67% dei dipendenti ritiene che dovrebbe essere obbligatorio per i datori di lavoro offrire questo servizio. La palestra sembra essere il “benefit perfetto” grazie all'ampia scelta di esercizi, macchinari e lezioni disponibili. Si tratta di un benefit altamente funzionale quando la palestra è vicina al luogo di lavoro: le aziende possono creare partnership con le palestre e i dipendenti possono andarci prima o dopo il lavoro senza dover fare i pendolari.Stefania Saccenti, HR specialist per un'azienda internazionale con sede in Italia, afferma: "È largamente dimostrato che imparare a gestire lo stress migliora la produttività e la concentrazione degli individui. Non avere orari flessibili limita la libertà individuale, con grandi conseguenze in termini di stress".È stata rilevata anche una grande enfasi sui vantaggi alimentari. Essendo l’Italia un paese famoso riguardo l’aspetto culinario, non c'è da stupirsi se l'alimentazione sana domina la classifica dei cinque vantaggi più ricercati per la salute e il fitness:- Pranzi sani (37%)
- Frutta gratuita (36%)
- Spuntini sani (34%)
Alimentazione
Per quanto riguarda i consigli nutrizionali, il 63% dei lavoratori ha dichiarato di desiderare assistenza econsigli nutrizionali gratuiti obbligatori da parte del datore di lavoro, mentre 3 su 10 hanno dichiarato di preparare da se cibi sani da consumare al lavoro. Poiché abbiamo visto che i dipendenti sono desiderosi di consumare spuntini sani, le aziende potrebbero anche iniziare a invitare nutrizionisti di terze parti e offrire workshop per gli interessati.
È chiaro che i dipendenti italiani sono molto interessati alla loro salute e si aspettano che i datori di lavoro li aiutino su questo tema. Vale anche la pena di notare che il 65% dei dipendenti desidera una formazione/consulenza da parte di terzi in materia di salute e fitness.Stefania Saccenti, afferma: "In base alla nostra esperienza personale, da quando la nostra azienda si è adattata ai cambiamenti apportati dalla pandemia, in generale la maggior parte dei dipendenti valuta molto positivamente l'equilibrio tra vita privata e lavoro e i benefici per la salute che offriamo. Inoltre la maggior parte delle aziende italiane non offre questi benefici, per cui i nostri dipendenti sono incentivati a rimanere nella nostra azienda per continuare a godere di questi vantaggi"I benefici
In un mondo perfetto, ai dipendenti dovrebbe essere concesso più tempo per essere più sani: facendo più esercizio fisico e mangiando meglio, i datori di lavoro dovrebbero vedere enormi benefici sia per le aziende che per i dipendenti. A riprova di questo, 3 dipendenti su 4 dichiarano che l'esercizio fisico li rende più produttivi sul lavoro.Adottando una routine equilibrata, un'alimentazione più sana e un maggiore esercizio fisico nella propria giornata, l'83% dei dipendenti ritiene che il mantenimento della salute e della forma fisica possa diminuire i giorni di malattia.Ciò che abbiamo appreso da questa indagine è che le aziende dovrebbero investire maggiormente nel benessere dei propri dipendenti in tutti e tre gli aspetti: salute, fitness e alimentazione.
Alla fine ne beneficeranno sicuramente entrambe le parti. Se non lo facessero, i dipendenti potrebbero abbandonare l'azienda o avere maggiori difficoltà nel reclutare nuove risorse.