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Alimentazione

Pancia Gonfia | Da cosa è provocata? Cause e Rimedi

Pancia Gonfia | Da cosa è provocata? Cause e Rimedi
Myprotein
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Dalla scrittrice Myprotein Le Fitchef, food blogger ed esperta di alimentazione.

Pancia Gonfia

Sebbene rappresenti un sintomo quasi sempre privo di significato clinico, il gonfiore addominale sembra essere diventato la principale causa di scelte alimentari errate, nel tentativo di liberarsi di questo fastidioso fenomeno.

Cause

Le ragioni che possono essere alla base di un addome teso e dilatato, in assenza di particolari condizioni cliniche, possono essere molteplici e sono in alcuni casi richiedono l’esclusione o la riduzione del consumo di alcuni alimenti.

Se le donne sono più frequentemente colpite da questo fenomeno, il merito o la colpa è soprattutto del ciclo ormonale, che le espone mensilmente ad alterazioni metaboliche che finiscono col produrre, sebbene per un periodo limitato, ritenzione idrica e tensione addominale.

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Si tratta dunque di una condizione para fisiologica, che, unita anche al rallentamento del transito intestinale, anch'esso prodotto da determinate fasi del ciclo ovarico, pur generando fastidio, non necessita di alcun tipo di trattamento.

L’eccesso di fibra alimentare è un’altra causa di gonfiore addominale. Recentemente si tende, a torno, a preferire il consumo di alimenti integrali; sebbene si tratti di alimenti che forniscano un qualche beneficio al benessere generale, è bene ricordare che, in un’alimentazione equilibrata, nella quale sia compreso un apporto adeguato di frutta e verdura fresca, non è assolutamente necessario introdurre ulteriori quantitativi di fibra alimentare.

Un eccesso di questi elementi, indigeribili da parte del sistema digerente umano, ma pur sempre utili anche per il sostentamento del microbioma, può generare stati infiammatori e condizioni di malassorbimento. In questo caso è opportuno rivalutare la composizione del proprio pasto tipo prestando particolare attenzione a questi elementi.

Particolari alimenti come broccoli, cavoli e asparagi, possono produrre fermentazioni intestinali a causa del loro contenuto in raffinosio, uno zucchero indigeribile nell’intestino crasso, ma che viene invece metabolizzato dai batteri producenti metano. Sfortunatamente non ci sono antidoti a questo inconveniente, a parte scegliere di consumare gli alimenti contenenti raffinosio in associazione con altri cibi, che aiutano a mitigarne gli effetti.

pancia gonfia

Anche i legumi concorrono alla formazione di gas intestinali, questo avviene a causa del loro contenuto in particolari oligosaccaridi non digeribili. Una possibile soluzione sta nel prolungare i tempi di ammollo che precedono la cottura e nell’eliminazione delle bucce. Anche frullare i legumi sembra avere qualche effetto nella riduzione della produzione di gas intestinali.

Il falso mito del pane

Tra gli alimenti che invece meritano di essere alleggeriti da colpe ingiustamente imputategli, al primo posto vi è sicuramente il pane.

Probabilmente questa convinzione nasce dall’idea che il lievito in esso contenuto sia in grado di “gonfiare” gli impasti. Per quanto ad alcuni non sia chiaro, il lievito esplica questa funzione finché è ancora vivo, cosa che risulta piuttosto improbabile dopo che il pane è stato cotto ad alte temperature.

pancia gonfia

Non esiste nessuna evidenza che supporti la convinzione che il lievito sia causa di gonfiori addominali e, soprattutto, la tanto pubblicizzata intolleranza al lievito, non esiste.

Quasi sempre il gonfiore addominale è quindi un fenomeno parafisiologico e transitorio dal quale nessun individuo è immune, non occorre quindi crucciarsene eccessivamente, dal momento che, in alcuni soggetti, anche una semplice alterazione dell’umore può causare tensione addominale.

Rimedi

Esistono alcuni semplici stratagemmi che possono essere messi in atto per mitigare il fastidio dovuto alla pancia gonfia.

  1. Masticare a lungo e con cura aiuta a frammentare le fibre indigeribili, migliorandone la gestione da parte dell’intestino crasso.
  2. Introdurre l’impiego di integratori a base di prebiotici, come l’inulina, fornisce un utile supporto per mantenere la flora batterica sana e performante ( mentre, in questo, il ruolo dei probiotici è ancora oggetto di discussione tra i ricercatori).
  3. Aggiungere a minestre e insalate alimenti dalle proprietà carminative, come la menta, il finocchio e il sedano, che operano, in modi differenti, un effetto benefico che contrasta la tensione addominale.
  4. Anche una tisana a base di semi di finocchio, anice o menta, offre benefici rapidi e senza controindicazioni in caso di gonfiore addominale.
  5. Scegliere abiti comodi, che non comprimano la zona addominale, è una buona mossa preventiva, soprattutto se si è costretti a trascorrere lunghe ore seduti in ufficio.
  6. Consumare piccoli pasti frequenti invece di pochi pasti che rendono la digestione impegnativa. un eccesso di carboidrati e grassi è inoltre difficile da gestire dall’organismo se proviene da un unico macropasto,digestione rallentata è spesso alla base di fermentazioni intestinali, meglio dunque dividere le calorie quotidiane nei canonici tre pasti principali e due spuntini.
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