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Alimentazione

Uno studio rivela il momento migliore per bruciare calorie

Uno studio rivela il momento migliore per bruciare calorie
Lauren Dawes
Scrittore ed esperto1 anno In
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Quando si parla di calorie, "quante?" è di solito la prima preoccupazione di tutti, giusto? Ebbene, forse ci siamo sbagliati tutti.I ricercatori hanno scoperto che in realtà la parte "quando" dell'equazione merita un po' più di attenzione, soprattutto quando si tratta di perdita di peso.

Un recente studio di Current Biology ha dimostrato che il numero di calorie bruciate durante il riposo cambia in diversi momenti della giornata e ha molto a che fare con la fase circadiana del corpo, detta anche ritmo circadiano.

Che cos'è il ritmo circadiano?

Non preoccupatevi, nemmeno noi ne avevamo mai sentito parlare. La National Sleep Foundation definisce il ritmo circadiano come "una sorta di orologio interno di 24 ore che funziona in background nel cervello e che passa ciclicamente dalla sonnolenza alla vigilanza a intervalli regolari". In pratica, il ciclo sonno/veglia.Il ritmo circadiano è controllato da una parte del cervello chiamata ipotalamo, ma anche altri fattori possono influire su di esso, come la luce e il buio. Questo spiega perché in inverno, quando le giornate si accorciano sempre di più, spesso ci si sente sempre più assonnati: il ritmo circadiano coincide praticamente con il ciclo del giorno e della notte.E questo è il punto importante. Il ritmo circadiano funziona meglio quando si ha uno schema di sonno regolare, cioè quando si va a letto e ci si sveglia al mattino a orari simili ogni giorno.

Cosa c'entra questo con il bruciare calorie?

I ricercatori hanno scoperto un legame tra un'alterazione del ritmo circadiano e un cambiamento nel dispendio energetico (combustione di calorie). I risultati di questo studio rivoluzionario hanno dimostrato che il tasso metabolico a riposo (RMR) di sette partecipanti variava anche quando l'apporto calorico, l'opportunità di dormire e i livelli di esercizio fisico erano mantenuti costanti in tutte le fasi - mostrando l'impatto del loro ritmo circadiano.Ma come è stato possibile determinarlo? Innanzitutto, lo studio si è svolto in un laboratorio appositamente adattato, progettato per assicurarsi che i partecipanti non avessero modo di conoscere l'ora: niente orologi, niente finestre, niente telefoni, niente internet.Ai partecipanti sono stati assegnati degli orari per andare a letto e svegliarsi, e ogni notte questi orari sono stati modificati in modo che fossero quattro ore più tardi rispetto alla notte precedente - l'equivalente di viaggiare verso ovest attraverso quattro fusi orari ogni giorno per tre settimane.L'obiettivo era quello di disorientare gli orologi corporei interni dei partecipanti, in modo che il loro ritmo circadiano si resettasse e continuasse al proprio ritmo. I ricercatori hanno quindi potuto misurare i tassi metabolici a riposo di ciascuno di loro senza l'influenza di fattori esterni.

Perché il tasso metabolico a riposo è importante?

In sostanza, il tasso metabolico a riposo è fondamentale per la perdita di peso. Il RMR è la quantità di energia - o numero di calorie - che si utilizza per svolgere le funzioni di base per rimanere in vita, ad esempio la respirazione, la regolazione della temperatura, l'attività cerebrale e la circolazione. Quindi, più alto è l'RMR, più calorie il corpo brucia, anche prima che l'esercizio fisico entri in gioco.

Il verdetto

I ricercatori hanno scoperto che i partecipanti hanno registrato il tasso metabolico a riposo più basso in quella che hanno definito come 0° nella loro fase circadiana - la "tarda notte biologica" - che si è accompagnata al calo più basso della temperatura corporea centrale.Il tasso metabolico a riposo più elevato è stato registrato circa 12 ore dopo, nella fase definita 180° e "pomeriggio biologico e prima serata".La ricerca conclude: "Quindi, mentre è sveglio e riposa, il corpo umano brucia meno calorie durante la tarda notte biologica e più calorie durante il pomeriggio biologico e la sera".

Sembra quindi che sia altrettanto importante considerare quando si mangia e quando si riposa, oltre a quello che si mangia.

Conclusione

Un'altra ragione per smettere di essere ossessionati dal conteggio delle calorie sulle etichette degli alimenti e prestare invece maggiore attenzione al nostro ritmo di sonno. Forse è più facile a dirsi che a farsi, ma è sicuramente qualcosa da considerare la prossima volta che si è tentati dal tasto snooze.
  1. Kirsi-Marja Zitting, Nina Vujovic, Robin K. Yuan, Cheryl M. Isherwood, Jacob E. Medina, Wei Wang, Orfeu M. Buxton, Jonathan S. Williams, Charles A. Czeisler, Jeanne F. Duffy. Human Resting Energy Expenditure Varies with Circadian PhaseCurrent Biology, 2018.
  2. National Sleep Foundation. What is circadian rhythm? Retrieved from https://www.sleepfoundation.org/sleep-topics/what-circadian-rhythm. [Accessed 07/12/2018]
Lauren Dawes
Scrittore ed esperto
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Lauren, originaria del Sud, è laureata in letteratura inglese. Ha sempre amato nuotare e negli ultimi anni ha scoperto il potere dell’allenamento con i pesi. Durante la settimana si dedica appassionatamente allo yoga.

Nei fine settimana adora cucinare e mangiare il brunch. Si diverte a sperimentare nuove ricette con i suoi conquilini – soprattutto per combattere le vecchie abitudini tipiche dello studente come per esempio, il sopravvivere mangiando solamente piatti di pasta. Inoltre, Lauren è assolutamente convinta nel mantenere un perfetto equilibrio tra palestra e gin.

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