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Alimentazione

Erba Medica (Alfalfa) | Proprietà, Benefici E Controindicazioni

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Erba Medica (Alfalfa)

L'erba medica (denominata Medicago sativa) detta anche alfalfa (e non "alfa-alfa" come è possibile leggere in molti articoli sparsi per il web) è una pianta erbacea originaria dell’Asia appartenente alla famiglia delle Leguminose; è diffusa anche in Italia nelle regioni del Centro e del Nord, prevalentemente in Emilia, Lombardia, Marche e Veneto.

Una importante curiosità riguarda l’origine del termine “medica” nella denominazione comune della pianta, essa infatti non è in alcun modo collegata con la medicina o le pratiche mediche ma solo proveniente dalla Media (l’odierno Iran).

Viene preparata ed usata principalmente per nutrire il bestiame (previene infatti l’insorgenza del meteorismo nei ruminanti) ma trova collocazione anche all'interno della nostra alimentazione dove è abbastanza diffusa sotto forma di germogli con una percentuale di proteine intorno al 30%, un profilo aminoacidico completo di tutti gli aminoacidi essenziali ed otto importanti enzimi digestivi.

Proprietà 

Anche il profilo vitaminico dell’alfalfa è ricco di vitamine importantissime, i germogli contengono infatti vitamina A (nella stessa percentuale della carota), numerose vitamine del gruppo B (comprese la vitamina B12), vitamine C, D, E, K e PP (essenziale per il sistema nervoso).

Per quanto riguarda invece il profilo nutrizionale dei sali minerali, è abbastanza consistente la presenza di calcio, fosforo, magnesio, potassio, ferro, selenio e zinco all’interno dei germogli.

Benefici

Vediamo adesso i principali benefici derivati dall’assunzione di alfalfa.

1. Appetito e disturbi alimentari

L’alfalfa gioca un ruolo importante in ambito nutrizionale e di controllo dell’appetito per via del suo alto potere nutritivo e grazie all’azione rimineralizzante e ricostituente, l'erba medica viene infatti usata come rimedio naturale per la preparazione di composti molto utili nei casi di malnutrizione, debolezza, convalescenza e mancanza di appetito (astenia).

2. Controllo ormonale

Controllo ormonale: L'alfalfa contiene sostanze quali gli isoflavoni e i cumestani, i quali si legano ai recettori degli estrogeni all’interno dell'organismo dove svolgono una lieve attività estrogenica; tali composti naturali sono quindi grado di regolare il livello di estrogeni nel corpo e sono più che efficaci contro alcuni disturbi tipici della menopausa come le vampate di calore.

3. Funzione antiossidante

L'erba medica ha un grande potere antiossidante, utile sia per preservare una pelle sana e giovane; tra i principali antiossidanti presenti nell'alfalfa è possibile individuare le vitamine C ed E (utili per la pelle e i tessuti connettivi), vitamina K (indispensabile per una buona salute cardiaca), i bioflavonoidi (potenti antinfiammatori nonchè utili a rinforzare i vasi sanguigni), flavoni (buoni per rafforzare eventuali capillari fragili) e la clorofilla (efficace per trattare l'anemia).

4. Medicina tradizionale indiana

La medicina Ayurvedica prevede l’uso di erba medica in moltissimi casi, viene ad esempio usata per poter favorire la digestione e - come abbiamo appena visto - per i problemi di anemia e per aumentare la produzione di latte materno nel caso in cui le donne abbiano difficoltà ad allattare i loro bambini.

5. Denti

Alfalfa contiene fluoruri naturali (agenti anticariogeni in grado di rinforzare i denti, quasi sempre presenti anche in dentifrici e colluttori).

6. Controllo della glicemia

Alfalfa agisce infatti sul sistema endocrino (e sulla funzione ormonale) e possiede quindi “l’abilità” di ridurre e controllare in modo efficaci i livelli di glucosio nel sangue, compito principalmente “affidato” al pancreas; è quindi una valida arma per curare l'iperglicemia, ciò è possibile grazie alla presenza dell’aminoacido asparagina e dell’alcaloide trigonellina.

Conclusione

Integrare l’erba medica nella mia alimentazione quotidiana è da sempre stato uno dei miei obiettivi, l’alfalfa biologica in polvere è sicuramente il miglior modo per beneficiare appieno di tutte le proprietà di questa pianta.

Per l’assunzione, solitamente preferisco berne il tutti i giorni (il sapore è insipido ma può essere miscelato ad altri tè aromatizzati), è importante ricordare come l’erba medica disidratata risulti migliore rispetto a quella fresca.

Per concludere un’altra ottima metodologia di assunzione è quella di inserirla in insalate, zuppe, stufati, frullati e qualsiasi altro piatto vogliate preparare perchè il sapore abbastanza delicato dell’erba medica non altererà in alcun modo il sapore del piatto principale.

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