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Allenamento

Muscolo Piriforme | Infiammazione? Ecco Come Comportarsi!

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Scrittore ed esperto7 anni In
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Dallo scrittore Myprotein Domenico Grullo, studente in Medicina e Chirurgia.

Muscolo Piriforme

Il Piriforme è un piccolo muscolo, sottile e di forma pressapoco triangolare, che origina a livello della porzione sacrale della colonna vertebrale; più precisamente dalla porzione anteriore dei forami  sacrali tra S2 e S4; portandosi in basso ed esternamente si va ad inserire, formando un unico tendine, a livello della porzione superiore del grande trocantere del Femore.

Nel suo attraversare il bacino passa nel forame ischiatico e prende rapporto in vario modo con il Nervo Ischiatico (o Sciatico): infatti in alcuni casi può trovarsi sopra il nervo oppure è lo Sciatico stesso ad attraversare il suo ventre muscolare.

E' un muscolo profondo, ricoperto dalla massa del Grande Gluteo e in parte da quello del Medio Gluteo, infatti non è possibile raggiungerlo e palparlo direttamente. Viene considerato, quando il bacino è in posizione neutra come extraruotatore del femore (agendo sull'articolazione coxo-femorale), un abduttore dell'anca e quando fa perno sul femore contribuisce alla retroversione del bacino; inoltre sempre con il bacino in posizione neutra (quindi immaginiamoci il soggetto in stazione eretta) funge da stabilizzatore.

Durante il movimento, quando c'è la fase d'appoggio dell'arto inferiore, il piriforme ipsilaterale contraendosi si oppone alla brusca intrarotazione femorale (molto utile nella fase di appoggio durante la corsa e la deambulazione).

Infiammazione

Se un processo infiammatorio o di affaticamento coinvolgono questo piccolo muscolo allora si parlerà di Sindrome del Piriforme che è una sindrome da schiacciamento nervoso. La causa dei sintomi è da ricercare nello stretto rapporto tra il muscolo e il nervo sciatico.

Generalmente si presenta come un dolore che coinvolge tutto il tratto nervo e viene scambiata spesso per un'ernia discale o una lombosciatalgia.

Si è visto infatti che come sindrome è molto poco considerata dagli specialisti e la quasi totalità dei pazienti affetti da dolore sciatico cronico non ne hanno mai sentito parlare; eppure si stima che circa il 40% dei suddettei pazienti presenta proprio dei problemi riconducibili a questo muscolo, la causa più comune dell'infiammazione muscolare è una posizione seduta scorretta o un tempo eccessivo passato sulla sedia.

Infatti il muscolo si trova sempre schiacciato e compresso, cosa che poi porta ad un suo irrigidimento ed infiammazione. Altre motivazioni possono ritrovarsi negli squilibri posturali e nel cattivo allineamento del bacino che portano un muscolo a lavorare più della sua controparte provocando ispessimento del muscolo e schiacciamento del nervo sciatico oppure nei traumi che coinvolgono la bassa schiena o la regione glutea.

Il sintomo più comune è il dolore e il fastidio presenti al centro del gluteo, dolore che può irradiarsi lungo la parte posteriore della coscia fino ad arrivare al ginocchio; se lo schiacciamento è importante allora si può avere un formicolio ed una sensazione di intorpidimento fino alla gamba e al piede, quindi una sintomatologia che coinvolge tutto lo sciatico.

Lo stare seduti e compiere rotazioni della coscia contro resistenza provocano un forte dolore così come lo svolgere alcune attività come deambulare, salire le scale, che portano generalmente ad un peggioramento della sintomatologia. Con la presenza di questo quadro sintomatologico si possono adoperare dei test in grado di aiutarci nell' individuazione della sindrome e ad effettuare una corretta diagnosi differenziale.

Come Comportarsi?

Si comincia quindi con l'anamnesi (cioè l'elenco dei sintomi riferiti dal paziente) e con un esame fisico dell'anca e della zona lombare; da qui lo specialista può effettuare vari test:

  1. La palpazione della regione glutea al centro del ventre muscolare, dove generalmente sotto passa il nervo e il muscolo e che sono i punti più dolorosi.
  2. Il test di Freiberg che si esegue con il paziente sdraiato prono sul lettino e consiste nella rotazione interna dell’anca portando il ginocchio verso l’esterno.
  3. Il test di Pace e Nagle: il paziente è seduto con le gambe che pendono fuori dal lettino; si esegue abduzione ed extrarotazione isometrica delle anche contro resistenza; questi movimenti provocano dolore e nelle sintomatologie peggiori non possono essere neanche svolti
  4. Test di Faber: si esegue portando l’articolazione dell’Anca in Flessione, Abduzione ed Extrarotazione (da cui il nome del Test F. AB. ER.), provocando dolore a livello dell'anca.

Per differenziarlo da un coinvolgimento radicale viene anche effettuato il test di Lasegue, che non provoca dolore nel caso di infiammazione del piriforme e quindi utile nella fase di individuazione della causa.

Le terapie fisiche sono quelle che danno i risultati migliori senza l'utilizzo e le controindicazioni dei farmaci, come ad esempio la Tecarterapia e gli Ultrasuoni con massaggio. Il solo massaggio diretto può essere utile ma non sempre efficace visto che il muscolo si trova in profondità.

Lo stretching invece è un buon alleato e si può fare il tutto nella comodità della propria casa

Partiamo in posizione supina; portiamo la caviglia sinistra a contatto con il ginocchio destro e con le mani afferriamo lo stesso ginocchio portandolo al petto; la parte in allungamento sarà a livello del gluteo sinistro; mantenere la posizione per 20-30 secondi svolgendo l'esercizio per entrambi gli arti almeno per 3 volte; il muscolo ne risulterà allungato portando una sensazione di sollievo e una diminuzione della rigidità.

Nella posizione assunta si può effettuare anche un massaggio con il foam roller o una palla da tennis in alternativa.

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