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Alimentazione

Pelle In Eccesso Dopo Il Dimagrimento | Quali I Rimedi?

Pelle In Eccesso Dopo Il Dimagrimento | Quali I Rimedi?
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Scrittore ed esperto6 anni In
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Dalla scrittrice Myprotein Chiara Fichera, laureata in Medicina e Chirurgia.

Pelle In Eccesso Dopo Il Dimagrimento

Una delle patologie più diffuse nella società moderna, ormai è noto da tempo, è l’obesità: si stima che un decimo della popolazione italiana sia obesa ed un terzo in sovrappeso.

Per fortuna negli ultimi anni sempre più persone si approcciano con il mondo del fitness e cercano di rimediare agli sbagli passati, seguendo uno stile di vita più sano e riscoprendo che il piacere per la buona tavola può esser coltivato senza per questo nuocere alla propria salute.

Attività fisica e moderazione sono sempre un binomio vincente.

Ptosi Cutanea

E se da un lato c’è da rallegrarsi per questo timido cambio di tendenza, dall’altro lato bisogna fare i conti con la pelle in eccesso che inevitabilmente andrà a costituire un problema estetico di sicura importanza.

Questo fenomeno è definito “ptosi cutanea” e si verifica non solo in corrispondenza dell’addome, dove comunque resta più frequente, ma in qualunque area si sia in precedenza accumulata una grande quantità di adipe: coscia, braccia, fianchi...

Pelle In Eccesso Dopo Il Dimagrimento | Quali I Rimedi?

Come Prevenirla?

Innanzitutto, una volta che si decide di intraprendere un percorso di dimagrimento, può esser utile seguire dei piccoli accorgimenti al fine di ridurne quanto più possibile la comparsa, in fondo si sa, prevenire è sempre meglio che curare, anche se molto dipende da quanti chili devono esser persi, dall’età (e quindi dall’elasticità della pelle), e dalla predisposizione genetica.

In ogni caso, vi sarà senza dubbio utile:

 

  1. dimagrire in modo sano, lento e graduale, in modo di dare il tempo alla palle di adeguarsi al nuovo “volume”, sfruttando la sua naturale elasticità
  2. mantenere la pelle idratata il più possibile, quindi via libera a frutta e verdura, e non dimentichiamo mai di bere almeno 2,5 litri di acqua al giorno
  3. effettuare in modo regolare attività fisica: questa, dando tono ai muscoli, aiuterà a dar tonicità anche alla pelle sovrastante. Se l’attività cardiovascolare è ottima per dimagrire, l’allenamento con i pesi non andrebbe mai trascurato, nemmeno nelle prime fasi del dimagrimento, proprio per evitare, o almeno ridurre, la formazione di questo inestetismo.

Quali Sono I Rimedi?

Ma è possibile ricorrere anche a degli accorgimenti puramente estetici, che miglioreranno non solo l’aspetto ma anche la qualità della cute; vediamone alcuni:

  1. massaggiare la pelle con un guanto di crine, soprattutto dopo una doccia o un bagno caldo, per riattivare la circolazione e il sistema linfatico, in modo da allontanare scorie e tossine
  2. massaggi con olio di mandorle: non solo danno un aspetto più luminoso alla pelle, ma sono un ottimo modo per nutrirla e renderla più morbida
  3. usare creme idratanti (attenzione a scegliere quelle con un buon INCI) oppure oli, da applicare quest’ultimi sulla pelle bagnata.

Nonostante questi consigli vantino una certa efficacia, capita purtroppo, soprattutto qualora il dimagrimento sia stato davvero cospicuo, che la ptosi cutanea sia inevitabile: c’è poco da fare, la pelle non riesce a restringersi abbastanza velocemente!

E a volte non si tratta solo di un problema estetico, quando la pelle è davvero troppa, può essere un impedimento anche alla routine quotidiana: sono questi i casi in cui può esser utile, e senza dubbio risolutivo, rivolgersi alla medicina o, ancor meglio, alla chirurgia estetica.

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Soluzioni Chirurgiche

 

La prima propone due soluzioni, la carbossiterapia e la zerona.

Carbossiterapia

La carbossiterapia utilizza microiniezioni di anidride carbonica a livello cutaneo e sottocutaneo; questa riattiverebbe la circolazione locale migliorando l’ossigenazione della pelle e restituendole elasticità.

Zerona

La zerona, invece, è una tecnica che utilizza un laser a bassa potenza in grado di distruggere le cellule adipose, senza sprigionare calore, e rimodellare il corpo.

Ovviamente queste due soluzioni sono consigliate solo nel caso in cui la ptosi cutanea non sia particolarmente accentuata e l’inestetismo non sia risolto o migliorato dopo 10/12 mesi di “cure naturali”; per tutti gli altri casi la soluzione è chirurgica.

 

 

Addominoplastica

L’intervento più richiesto è l’addominoplastica, anche se il lifting circonferenziale può essere indicato qualora ci fosse la necessità di asportare la pelle lungo tutta la circonferenza corporea.

Chi avesse intenzione di sottoporsi a questi interventi farebbe bene ad affidarsi a mani esperte e a centri specializzati e ben attrezzati, dopo attenta visita chirurgica e anestesiologica. Molto spesso la pelle da asportare è tanta e l’intervento necessita di una certa attenzione; anche le cicatrici, per non essere visibili, devono esser collocate in modo idoneo, generalmente molto in basso, in prossimità dello slip, per l’addominoplastica, sotto il solco inguinale per il lifting delle gambe.

Entrambi gli interventi sono assolutamente risolutivi, tanto più che qualunque chirurgo plastico coscienzioso opererebbe il paziente solo al termine del suo percorso di dimagrimento e mai in corsa.

Ma vediamo un po’ nel dettaglio in cosa consiste l’intervento.

L’addominoplastica va pianificata in modo personalizzato, in base alle necessità del paziente, per cui il chirurgo dovrà valutare la quantità e la localizzazione della pelle in eccesso, l’elasticità cutanea e la tonicità delle masse muscolari sottostanti, illustrando al paziente, realisticamente, qual’è il miglior risultato ottenibile.

L’intervento viene generalmente eseguito in anestesia totale, con un ricovero di un paio di giorni, e ha una durata di circa 2 ore.

Arrivati in sala operatoria, si parte effettuando un’incisione al livello del pube, che può estendersi più o meno lateralmente in base alla quantità di tessuto da asportare a livello dei fianchi.

Una volta eliminato l’eccesso, la continuità addominale viene ripristinata con una serie di punti che permette di affrontare le superfici di taglio e di riposizionare correttamente l’ombelico. Il decorso post-operatorio è solitamente sereno, ed è possibile riprendere la normale attività lavorativa nell’arco di 7-10gg, mentre per quella sportiva è indicato un riposo di 4 settimane almeno.

Al contrario, il lifting a gambe e braccia, può esser effettuato in anestesia locale con un intervento di un’ora appena, e in alcuni casi viene associato anche ad un intervento di liposuzione o di liposcultura, una tecnica all’avanguardia e sicuramente meno invasiva rispetto alla classica e ben nota liposuzione.

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Conclusione

Se anche voi avete intrapreso, o avete intenzione di farlo, la strada del dimagrimento, non permettete che il rischio che si manifestino questi inestetismi sia un freno...le soluzioni esistono e non sono poche. Nessuno dice che sarà facile, ma credete a me, ne varrà la pena: riducendo il peso non migliorerà solo l’estetica ma soprattutto la salute e la qualità della vita!

 

 

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