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Integratori

Integratore ferro effetti collaterali e benefici

Integratore ferro effetti collaterali e benefici
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Scrittore ed esperto4 anni In
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Dallo scrittore Myprotein Niccolò Balboni, personal trainer.

L'Importanza del Ferro

Il ferro è un componente essenziale dell’emoglobina dei globuli rossi e serve per trasportare l’ossigeno alle cellule e quindi ai tessuti. Esso è fondamentale per la produzione della mioglobina dei muscoli.

Le sue funzioni principali sono:

  1. Trasporto dell’ossigeno ai tessuti e ai muscoli (attraverso l’emoglobina e la mioglobina di cui fa parte).
  2. Funzioni di contrazione muscolare, perché fa parte delle proteine contrattili.
  3. Funzioni di supporto a diversi enzimi, per esempio, nel trasporto di elettroni e nel metabolismo di amminoacidi.
  4. È presente inoltre in unghie e capelli, una sua carenza ne determina infatti perdita e fragilità.

Si ritrova anche in vari enzimi adibiti a svolgere attività particolarmente differenti, ad esempio si occupa della trasformazione del betacarotene in vitamina A, della sintesi degli acidi nucleici della produzione di collagene.

Tipologie

In base al legame con l'emoglobina e allo stato di ossidazione, si distinguono due diversi tipi di ferro:

1. ferro eme (o ferro emico): è il ferro legato all'emoglobina o alla mioglobina che si trova allo stato di ossidazione Fe2+ , in questo stato di ossidazione il ferro può legare l'ossigeno.

Questo ione, dei 2 è quello di più facile assorbimento e lo si può ritrovare in alcuni enzimi intracellulari e nella transferrina, una glicoproteina che lo cede all'emoglobina del midollo osseo. Il ferro emico lo ritroviamo soprattutto nelle carni, nel tuorlo d’uovo e nel pesce in genere.

2. ferro non-eme (o ferro non emico): è il ferro legato a proteine di deposito come ad esempio la ferritina, ove si trova allo stato di ossidazione Fe3+ (ione ferrico)

Lo ione ferrico è presente nei prodotti di origine vegetale come cereali integrali, germe di grano, ortaggi a foglia verde in particolare in asparagi e spinaci.

Altre ottime fonti di ferro sono i semi di zucca, il prezzemolo, le mandorle, le prugne secche, le noci, i datteri e i legumi. Il ferro non EME può essere assorbito soltanto dopo essere stato ridotto a Fe2+.

Alcune sostanze, possono condizionare in positivo o in negativo l’assorbimento di ferro ad esempio la vitamina C (acido ascorbico), fruttosio e acido citrico, lo favoriscono mentre farmaci quali antibiotici, antiacidi e antinfiammatori lo riducono.

LARN

I valori di ferro necessari in uomini adulti e donne in fase post-menopausale sono rispettivamente di 9,3 e 7,5 mg al giorno.

Per le donne in età fertile è necessario aumentare tale quota fino a 18-20 mg questo tenendo in considerazione le perdite dovute al mestruo (si possono arrivare a perdere tra i 25 e i 50 milligrammi di ferro per ogni ciclo mestruale).

Nella fase adolescenziale sono invece necessari 12 mg al giorno per i maschi e per le femmine non ancora mestruate.

I bambini dai 6 mesi ai 3 anni si raccomandano livelli di ferro di circa 7 mg/die, e per bambini dai 4 ai 10 anni circa 9 mg/die.

Il lattante, infine, sfrutta le riserve di ferro accumulate durante la vita fetale, con lo svezzamento però aumentano le necessità e si inizia a sviluppare una sua carenza, pertanto durante questo periodo si consiglia privilegiare cibi contenenti ferro eme, evitando in maniera assoluta quegli alimenti che inibiscono l’assorbimento di ferro, come per esempio il tè.

Integratori di Ferro

Partiamo innanzitutto dal presupposto che l'integrazione non deve avvenire senza prima aver valutato la situazione reale dettata dalle analisi, poiché il rischio di incorrere in effetti collaterali a lungo termine è concreto.

Le analisi da effettuare riguardano la ferritina sierica, che se sotto i 20 mg/l per le donne e 30mg/l per gli uomini, indica riserve inadeguate. Spetta comunque al medico la diagnosi e la quantità eventuale da integrare.

A chi servono?

In ogni caso la maggior parte degli individui non necessita di un integratore di ferro, essendo di norma sufficiente un'adeguata assunzione degli alimenti che lo contengono ma in particolari situazioni questo tipo di integratori possono essere utili per permettere la scomparsa di sintomi dati dalla carenza di ferro.

Tali sintomi sono:

  • mestruazioni abbondanti (menorragia), ed emorragie di vario tipo;
  • Gravidanza;
  • Dieta vegana o vegetariana, in quanto tali tipi di alimentazione precludono l’assunzione di cibi di origine animale (quali la carne) ricchi di ferro;
  • Pratica intensa di attività fisica, può determinare un’eccessiva perdita di ferro a causa di microtraumi e quindi di piccole emorragie soprattutto a livello locale;
  • Il deficit si manifesta con astenia, affaticamento, nei casi più gravi cefalea, palpitazioni, nevralgie, turbe vasomotorie, facilità alle infezioni e anemia ferro-priva;
  • Astenia (debolezza e stanchezza generale);
  • Sonnolenza;
  • Colorazione anemica della pelle (pallore);
  • Mal di testa (cefalea);

La durata di una terapia a base di integratori di ferro è solitamente abbastanza lunga arrivando anche a 4 mesi e con dosaggi graduali al fine di ritardare o evitare del tutto il presentarsi di effetti collaterali da integrazione.

È opportuno prestare attenzione a fare un corretto uso di tali integratori in modo da non superare rispettivamente i 45 mg nei soggetti oltre i 14 anni e i 40 mg nei ragazzi sotto i 14 anni, in ogni caso viene generalmente consigliata un’assunzione media di circa 20 milligrammi al giorno.

Tra gli effetti collaterali degli integratori ferrosi rientrano anche diversi altri disturbi di origine gastrointestinale, come diarrea, stitichezza, nausea, vomito, dolori addominali e colorazione nera delle feci.

Tipi di Integratori di Ferro

Gli integratori di ferro non sono in forma pura ma in associazione con altre sostanze quali ad esempio la vitamina C, acido folico, vitamina B12, vitamina B6, ovvero sostanze che promuovono la crescita cellulare con aumento del numero di eritrociti e quindi dell’emoglobina, portando quindi ad una maggiore possibilità di complessare il ferro assunto attraverso dieta o integrazione facilitandone l assorbimento.

E’ inoltre possibile ritrovare il ferro, in complessi con magnesio ed altri minerali e vitamine; tali prodotti sono quelli indicati per gli sportivi per un uso post workout con funzione, oltre che di integrazione di ferro, anche quella di reintegrazione di sali minerali.

Infine, vi sono integratori di fermenti lattici associati a ferro, poichè la maggior parte degli antibiotici agiscono contro l’assorbimento di questo elemento e, dato che post-trattamento antibiotico è consigliato fare un ciclo di fermenti lattici in quanto gli antibiotici distruggono la flora batterica intestinale, l’associazione garantisce un’opportuna integrazione sia di fermenti che di ferro.

 

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