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Integratori

Acido ialuronico | Che cos’è? Quali sono i suoi benefici per il viso?

Acido ialuronico | Che cos’è? Quali sono i suoi benefici per il viso?
Gabriele Galasso
Scrittore ed esperto4 anni In
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Introduzione

L'acido ialuronico è uno dei componenti fondamentali dei tessuti connettivi ed è naturalmente prodotto dal corpo umano; esso è responsabile dell'elasticità e della resistenza della pelle, nonchè del suo aspetto idratato.

La concentrazione di questa sostanza all'interno del nostro corpo purtroppo però è destinata a calare con l'avanzare dell'età ed è questo uno dei motivi principali della comparsa si rughe e inestetismi dovuti alla mancata elasticità che affliggono le persone in età più avanzata. Tuttavia questa sua importanza sull'aspetto della pelle, lo ha reso al giorno d'oggi molto "famoso" rendendolo oggetto di numerosi studi applicati ai trattamenti estetici.

Acido ialuronico

Dove lo troviamo

Nonostante ultimamente sia famoso per la sua presenza nella pelle, l'acido ialuronico è presente in molte zone del corpo umano:

  • Pelle
  • Umor vitreo (occhi)
  • Cartilagine
  • Liquido sinoviale
  • Pareti aorta
  • Tendini
  • Cordone ombelicale

Va da sè quindi che l'applicazione delle conoscenze non può frmarsi solo ai trattamenti estetici.

Le applicazioni principali dal punto di vista estetico e medico

Come anticipato, l'acido ialuronico ricopre una fondamentale importanza per la pelle, in quanto stimola la formazione del collagene e dei tesuti connettivi; inoltre, gode di una enorme solubilità in ambiente acquoso, caratteristica che gli conferisce elevate proprietà idratanti.

Nel primo caso, abbiamo già parlato a fondo del beneficio apportato sulla pelle, quindi sarebbe inutile ripetersi, tuttavia basti pensare che l'acido ialuronico è uno degli ingredienti fondamentali per le creme cicatrizzanti.

Nel campo dell'oculistica invece, esso viene spesso usato come principio attivo di colliri e lacrime artificiali in quanto la sua presenza migliora la struttura sia a livello protettivo che di idratazione; inoltre recenti studi hanno dimostrato anche un'accelerazione nella riparazione delle ferite corneali.

Per quanto riguarda la chirurgia otologica invece l'acido ialuronico viene al solito utilizzato per le sue proprietà rigeneranti, nella fattispecie applicate alle membrane timpaniche forate.

Almeno una volta avrete sentito parlare dell'utilizzo dell'acido ialuronico per la cura di patologie di tipo artrosico; essendo infatti presente nel liquido sinoviale e nelle articolazioni, viene spesso utilizzato con successo per l'esecuzione di infiltrazioni.

Da dove si ricava

Abbiamo parlato di acido ialuronico dal punto di vista funzionale ma.. dove si trova? Il nostro corpo lo produce naturalmente, ma in questo momento stiamo parlando di un utilizzo esterno quindi...come si estrae questa sostanza?

Le tipologie di estrazione sono al momento 3:

1. Derivazione animale

Si tratta di quella di concezione più vecchia, che porta a un prodotto efficace ma con un grado di impurezza più alto: attualmente è più adatto ad un uso esterno.

2. Derivazione batterica

In questo caso viene estratto da streptococco tramite solventi di estrazione, che possono lasciare tracce di impurezze. Si parla comunque di un metodo ancora attuale e che fornisce un prodotto di buona efficacia.

3. Fermentazione enzimatica

si tratta del metodo più moderno e "green", che fornisce un prodotto di alto grado di purezza con un basso tasso di residui, uniforme a livello molecolare e micronizzato.

I tipi di integratore

Al di là dei prodotti di tipo medico come creme cicatrizzanti, colliri, lacrime artificiali e sostanze per infiltrazioni, esistono in commercio anche prodotti da banco contenenti acido ialuronico.

Stiamo principalmente parlando di compresse a dosaggi più o meno alti per la salute delle articolazioni e della pelle che a giudicare dalle recensioni positive, non deludono le aspettative.

La necessità di integrare questa sostanza è del tutto soggettiva: se da un lato è vero che la sua presenza all'interno del corpo umano cala con l'avanzare dell'età, non è detto che tutti abbiano bisogno di integrarne l'assunzione nello stesso momento.

L'insorgere del deficit non avviene a un'età precisa quindi non è detto che due soggetti di 50 anni ne abbiano bisogno nello stesso momento.

Per questo è consigliato che l'integrazione sia supervisionata innanzitutto da un medico il quale può consigliarne le dosi, la posologia e soprattutto il prodotto specifico.

Gabriele Galasso
Scrittore ed esperto
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Gabriele Galasso è un professionista nel settore kickboxing- K1, presente nel ranking italiano "classe A pro WTKA"nella categoria -75 kg. Istruttore certificato FIF nel settore del Functional Training. Allenatore di Kickboxing e K1.
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