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Alimentazione

Dieta Dissociata | In Cosa Consiste? Tutto Svelato!

Dieta Dissociata | In Cosa Consiste? Tutto Svelato!
Myprotein
Scrittore ed esperto5 anni In
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Dallo scrittore Myprotein Alberto Baduini, studente in Medicina.

Dieta Dissociata: in Cosa Consiste?

La dieta dissociata è uno stile alimentare di cui bene o male chiunque ha sentito parlare. Il concetto che sta alla base di questo regime alimentare è la possibilità di ottenere benefici in termini di composizione corporea e di benessere fisico manipolando l’abbinamento di determinate fonti alimentari.

Tali abbinamenti rappresentano delle regole che vanno a dettare la composizione del proprio pasto in termini di macronutrienti.

Dieta Dissociata

Regole della dieta dissociata

I pilastri portanti della dieta disocciata sono numerosi e spesso sono stati rivisitati da alcuni esperti per essere modificati o in qualche modo aggiustati.

In generale si possono riscontrare delle linee generali:

1. Non associare in uno stesso pasto alimenti appartenenti alla stessa categoria alimentare. Concretamente si sconsiglia l’abbinamento di più fonti proteiche in uno stesso pasto, oppure più fonti glucidiche nello stesso pasto o ancora diverse fonti di lipidi.

2. Non associare cibi ricchi di proteine con cibi ricchi di carboidrati nello stesso pasto.3. Evitare di associare fonti alimentari di zuccheri complessi e zuccheri semplici.

4. Aumentare il consumo di alimenti di origine vegetale come frutta e verdura. Questi sono in grado di disintossicare l’organismo dallo stress e dal continuo accumulo di tossine a cui siamo sottoposti da parte della società moderna.

5. Limitare invece l’apporto alimentare di cibi di origine animale in quanto favoriscono l’insorgenza di problemi cardiocircolatori e anche forme tumorali.

6. Il consumo di carboidrati deve avere un andamento decrescente durante l’arco della giornata. Questo significa che la colazione dovrà essere ricca di carboidrati. La quantità di questi dovrà diminuire progressivamente nei pasti seguenti fino ad azzerarsi a cena dove saranno prevalenti le fonti proteiche.

7. Associare cibi proteici con vegetali fibrosi quali le verdure e, in piccola parte, cereali integrali

8. Associare i grassi con i carboidrati complessi.

Concetti alla base della dieta dissociata

Gli abbinamenti alimentari sono costruiti su dei principi fisiologici che permettono di non sovraccaricare eccessivamente il processo di digestione.

Queste basi fisiologiche sono le seguenti:

  1. I carboidrati semplici vengono digeriti e poi metabolizzati dall’organismo in tempi brevi mentre gli alimenti ricchi di amido vengono processati in modo diverso. Questi vengono parzialmente digeriti dall’amilasi salivare, la digestione poi si arresta nello stomaco e si conclude nell’intestino tenue ad opera di alcuni enzimi che scompongono questi nutrienti in molecole più piccole che possono essere assorbite. Associare queste due differenti fonti glucidiche andrebbe quindi a creare disordini nel processo di digestione
  2. I grassi hanno la capacità di ritardare la secrezione di acido cloridrico nello stomaco. L’acido cloridrico va ad abbassare il ph nello stomaco e questo va a svantaggio della digestione delle proteine che beneficiano di un ambiente acido. Al contrario l’effetto dei grassi favorisce la digestione dei carboidrati complessi che beneficiano maggiormente di un ambiente il cui ph è più neutro
  3. È bene associare proteine e verdure perché si verifica uno stimolo dell’azione operata dagli enzimi digestivi. Di conseguenza si verifica una prevenzione nei confronti dei processi di fermentazione e putrefazione che causano gonfiore addominale, flatulenza e altri effetti indesiderati.

Andamento dell’apporto di carboidrati

La ripartizione dei carboidrati si basa invece sulla variazione della concentrazione dei vari ormoni nel sangue. Molti ormoni difatti sono soggetti a ritmi circadiani e hanno una grossa influenza su come l’organismo andrà ad impiegare i macronutrienti di cui dispone.

  1. Ormoni cortisonici: al mattino è elevata la produzione di ormoni cortisonici da parte delle ghiandole surrenali. Questi hanno l’effetto di favorire il trasporto di glucosio nella cellula e la diminuzione del loro impiego a scopo energetico. Di conseguenza c’è un maggiore impiego dei trigliceridi a scopo energetico. Il picco massimo si ha tre le 7 e le 8 del mattino e la concentrazione di questi ormoni rimane elevata fino al primo pomeriggio.
  2. Ormone della crescita: ormone secreto dall’ipofisi che incentiva lo sviluppo di massa muscolare a discapito della massa grassa. È un ormone circadiano e viene prodotto nelle prime ore del sonno e in parte anche nel primo mattino.
  3. Ormoni tiroidei: questi ormoni influenzano il dispendio energetico dell’organismo e la loro produzione è massima tra le 13 e le 16. La dieta dissociata propone difatti di consumare il pasto più abbondante, sempre seguendo le associazioni, in questa fascia oraria.

Conclusione

La dieta dissociata ha sicuramente i suoi punti forti nel facilitare i processi digestivi ma l’associazione di carboidrati e grassi, due fonti alimentari a scopo energetico (anche se i grassi vengono in parte impiegati in altri processi) non è il massimo in un’ottica di ottimizzazione della composizione corporea.

I nostri articoli dovrebbero essere utilizzati solo a scopo informativo e didattico e non sono destinati ad essere presi come consiglio medico. Se sei preoccupato, consulta un professionista della salute prima di assumere integratori alimentari o di apportare importanti cambiamenti alla tua dieta.

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